Molti proprietari si rivolgono nei confronti del loro cane con i termini di “mamma” o “papà”.

Ma è giusto o sbagliato definire se stessi mamma o papà del proprio cane?

Io partirei dal significato dei termini, che racchiudono in sé due elementi principali:

CHI DÀ LA VITA  e trasmette i propri geni alla sua prole.

CHI SI PRENDE CURA della sua prole.

Se vogliamo attribuire il termine papà o mamma tra specie umana e canina come rapporto di discendenza ereditaria  è chiaro che nel primo caso l’essere umano non può esserlo, in quanto non può generare un cane. Sono due specie diverse.

Ma un essere umano può invece realizzare il secondo elemento dei termini, nel quale è racchiusa l’essenza principale che fa di un essere vivente la “mamma” o il “papà” di un altro essere…ovvero prendersi cura di questo essere che dipende in tutto e per tutto (o quasi) da queste cure per poter sopravvivere, o perlomeno vivere senza stenti.

Una madre e un padre sono coloro che accudiscono, sfamano, aiutano, curano e nutrono non solo attraverso il cibo ma anche attraverso l’ amore; coloro che aiutano ed educano, dando insegnamenti preziosi per la vita.

Quindi per essere madri o padri non basta essere coloro che generano la propria prole, è fondamentale il secondo elemento.

Ma andiamo oltre…

Per essere una BRAVA MAMMA o un BRAVO PAPÀ, c’è bisogno anche qui di 2 elementi fondamentali:

EVOLUZIONE DELLA GENITORIALITÀ

RISPETTO DELL’ALTERITÀ

1) La consapevolezza che quell’essere avrà un’evoluzione che corrisponde alle fasi fisiologiche della vita. Passerà dalla fase neonatale a quella dell’infanzia, da quella della pubertà all’adolescenza, fino a giungere alla fase adulta.

E il ruolo di ” mamma” o ” papà ” devono tenerne conto ed evolversi anch’essi al variare di queste fasi.

2) La consapevolezza e il rispetto dell’alterità; cioè che quell’essere che si accudisce con tanto amore e dedizione è un essere diverso da sé, con delle caratteristiche diverse dalle proprie. Con idee, capacità, interessi che possono essere differenti, a volte tanto, dai propri.

I genitori infatti riversano inevitabilmente nei figli aspetti di sé, in termini di aspirazioni, aspettative, paure, rimpianti.

E si aspettano, il più delle volte senza rendersene conto, che i figli li rispecchino e soddisfino, non tenendo conto delle loro volontà, capacità, aspirazioni ecc.

La difficoltà nell’essere una BRAVA MAMMA e un BRAVO PAPÀ, è proprio qui.

Nel saper adattare il proprio ruolo nelle varie fasi della vita e nel rispettare le caratteristiche specifiche di un altro essere.

E se questi aspetti sono tanto importanti e difficili da tenere presenti in una relazione genitoriale umana (mamma/papà-figlio), per molte persone possono esserlo ancora di più in una umana- canina (“mamma”/”papà”- “figlio”cane).

Le difficoltà in più stanno nel fatto che il proprio “figlio”cane appartiene ad una specie diversa, in cui ci sono codici comunicativi e bisogni ancora più differenti.

Inoltre il cane, rispetto ad un figlio umano passerà attraverso le fasi fisiologiche della vita molto più velocemente fino purtroppo ad invecchiare e a terminare la propria esistenza prima dei suoi genitori umani; è come se un figlio diventasse più anziano dei genitori durante la vita, mantenendo un rapporto di grande dipendenza da questi, fino alla fine.

Quindi?… Quando sentiamo dire ad un proprietario ” amore di papà” o ” amore di mamma ” prima di scandalizzarsi o di giudicare, bisognerebbe forse chiedersi se quella persona in realtà si senta come un papà o una mamma nei confronti del suo cane che è come un figlio.

L’ importante è che vengano tenuti in considerazione tutti gli elementi fin qui trattati; che ci sia inoltre apertura all’osservazione, all’ascolto, inteso anche come comprensione di un linguaggio differente, di richieste espressive e bisogni di un soggetto diverso da sé; essere pronti a mettere in discussione il proprio comportamento e a chiedere anche scusa quando si sbaglia in nome del rispetto e dell’amore del proprio cane… allora Sì…si può dire senza nessun imbarazzo…e anche con fierezza…AMORE DI MAMMA!…AMORE DI PAPÀ!

Articolo precedenteL’aggressività nei cani